Capital Gain Tax: importanti modifiche nella Finanziaria 2019

Il 29 ottobre 2018, il Cancelliere dello Scacchiere britannico, Philip Hammond, ha annunciato un inasprimento dei requisiti che gli imprenditori devono soddisfare al fine di beneficiare del cosiddetto “Entrepreneurs’ Relief”.

L’ Entrepreneurs’ Relief permette all’imprenditore, che possiede determinati requisiti, di pagare la Capital Gain Tax ad un’aliquota agevolata (10%) fino ad un tetto massino di £ 10 milioni di profitti nell’intero arco di vita.

Per incoraggiare gli investimenti di lungo termine, la legge prevedrà’ che gli imprenditori (azionisti e soci) che intendano vendere le proprie azioni beneficiando dell’Entrepreneurs’ Relief, le abbiano possedute per almeno 24 mesi.

La normativa entrerà in vigore il 6 Aprile 2019.

Attualmente il periodo di possesso minimo per poter usufruire della tassazione agevolata è di 12 mesi.

Questo annuncio aggiunge ulteriore complessità per gli azionisti che, avendo acquistato azioni tra Aprile 2017 ed Aprile 2018, hanno pensato di poter usufruire della tassazione agevolata sul Capital Gain.

Questi individui, per poter usufruire dell’attuale legge sull’Entrepreneus Relief, dovranno venderle prima del 6 aprile 2019.

Diversamente saranno costretti a mantenerle più a lungo.

Dato che lo scopo di questa misura è incoraggiare gli investimenti di lungo termine, sembra in qualche modo ironico che la sua attuazione possa in effetti incoraggiare la vendita anticipata di azioni.

La nuova normativa prevedrà, oltre all’attuale obbligo di detenere almeno il 5 per cento del capitale sociale ordinario della società (con riferimento al valore nominale) ed il 5 per cento dei diritti di voto, anche di essere beneficiari di almeno il 5 per cento degli utili distribuibili per poter accedere all’Entrepreneus Relief.

Si intende, in questo modo, evitare l’abuso consentito dalle norme vigenti, che vede azionisti, che non hanno un reale interesse economico nella società, trarre beneficio dalla tassazione agevolata sul Capital Gain.

Gli azionisti dovranno, quindi, monitorare costantemente la loro posizione per assicurarsi di poter usufruire della tassazione agevolata.

In particolare, sarà necessario prestare particolare attenzione a tutte le società che hanno emesso azioni privilegiate.

Tale cambiamento è stato concepito per colpire l’uso improprio di tale agevolazione e per favorire i soli “imprenditori genuini”, ma l’effetto che causerà sarà quello di tagliere fuori dall’agevolazione molti azionisti.

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